L'AMICIZIA

 

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 L’ AMICIZIA

“Solem e mundo tollere videntur ii qui amicitiam e vita tollunt qua nihil a dis immortalibus melius habemus nihil incundius.”  (Cic.)

L’amicizia è un sentimento forte, che ha illuminato la storia dell’uomo di ogni tempo, accomunando tutte le età e le generazioni anche se da sempre essa si rivolge particolarmente ai giovani con i quali spesso viene identificata. Perciò, su questo tema si è esercitata la riflessione dei più antichi filosofi e letterati e soprattutto sono germogliati dalla fantasia dei poeti episodi intensi e commoventi, capaci di avvincere ancora oggi l’animo dei lettori moderni.

L’amicizia è un bene prezioso, che va conservato sino in fondo, per tutta la vita.

Non si può comandare, né acquistare: le vere amicizie nascono spontaneamente,grazie alla complicità, alla compatibilità di caratteri cioè di due o più personalità diverse. Grazie all’amicizia possiamo capire sul serio cosa vuol dire essere persone migliori.

Per un vero amico si sacrificano le proprie necessità e, in alcuni estremi casi, addirittura la propria vita. E’ comunque difficile capire quando un’amicizia è sincera e quando non lo è. Ad alcuni può capitare di constatare, dopo molte esperienze di vita,che forse non l’hanno mai conosciuto veramente.

Molte persone si illudono di avere incontrato un amico vero e sincero, che le capisce, le ascolta e le aiuta a risolvere i problemi. Continuando il percorso con questa persona però, si può arrivare alla conclusione che la persona tanto ammirata fino a quel momento, non è proprio quello che ci si aspettava.

A scuola abbiamo affrontato l’argomento leggendo l’Iliade, il poema che narra la guerra di Troia. Infatti Abbiamo incontrato due personaggi importanti per capire meglio l’amicizia: e cioè Achille e Patroclo. Essi non hanno uguali caratteri, ma sono due veri amici poiché si conoscono profondamente e condividono fin dall’infanzia esperienze diverse.

Con gli anni, questi due protagonisti sono cresciuti e con loro si è rafforzata anche l’amicizia che li lega.

Con la guerra, capiscono entrambi l’importanza della presenza dell’uno per l’altro. Quando però muore Patroclo infatti, Achille nonostante sia forte e valoroso, si sente perso senza l’appoggio soprattutto morale, del dolce e sensibile amico,cade nella disperazione e vive solo per la vendetta, sentendosi ormai “un inutile peso della Terra”.

(Giulia Mei 4^ A)