L’amicizia
Solem e
mundo tollere videntur ii qui amicitiam e vita tollunt qua nihil a dis
immortalibus melius habemus, nihilincundius. ( Cic.).
A ciascuno di noi è certamente capitato di
trovarci in un momento difficile della nostra vita. In quel momento
c’era però qualcuno che ha saputo sostenerci ed aiutarci: questa
persona era, appunto, un nostro amico.
L’amicizia è un sentimento molto particolare,
perché è veramente duraturo: non “muore” a causa della distanza o
del tempo, ma continua ad esistere, molto spesso si rafforza ed è subito
pronta a rinascere non appena i due amici che si erano separati si
incontrano di nuovo e allora sarà come se non si fossero mai allontanati.
Al contrario dell’amore, l’amicizia non tende a
diventare un sentimento possessivo o geloso, ma è molto più libera e
aperta: questo però non significa che sia meno profondo. E’ molto
difficile tuttavia trovare un vero amico: molto spesso i rapporti che
abbiamo con le persone che ci circondano sono cordiali, ma superficiali.
Però, credo che una volta trovato un vero amico, quello che ci sa subito
capire e che ci ascolta, con cui ci confidiamo e che a nostra volta
aiutiamo, questo legame duri per tutta la vita.
L’amicizia è un sentimento per cui si dà e si
riceve gratuitamente e spontaneamente e molto spesso unisce le persone
talmente tanto che diventa un legame più forte della parentela.
Un esempio di amicizia molto profonda ci viene
offerta nella letteratura greca nell’Iliade con la vicenda di Achille e
Patroclo. I due amici hanno due caratteri molto differenti: Achille è
prevalentemente impulsivo mentre Patroclo ha un carattere più mite e
giudizioso. Ma proprio per queste caratteristiche, essi si completano a
vicenda e perciò diventano due personaggi complementari. Il loro rapporto
di amicizia è talmente forte e stretto che diventa quasi come quello tra
due fratelli. Quando Patroclo muore Achille tocca il fondo della
disperazione e da quel momento vivrà solo per la vendetta.
Credo che l’amicizia sia un sentimento veramente
speciale che noi dobbiamo coltivare, perché può trasmetterci oltre che
molti insegnamenti di vita anche tanta forza e gioia di vivere.
(Bianca Sanna Bissani, 4^A)