L'AMICIZIA

 

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EPICURO

Il sistema di Epicuro (341-270 a.C.) e la concezione dell’amicizia che lo compenetra rispondono in pieno alla temperie storica dell’Ellenismo, nella quale la costruzione dell’uomo non procede in stretto rapporto con l’edificazione dello stato, ma dipende esclusivamente dalla formazione interiore della personalità del singolo, che solo dentro di sé deve trovare la forza di giungere alla salvezza. 

Dalle “Sententiae” di Epicuro riportiamo tre espressioni molto significative: “E’ bellissima la vista del prossimo quando al primo incontro si trovi un accordo, o almeno quando si trovi unità di intenti”; “Ogni amicizia è di per sé desiderabile, anche se è iniziata pensando all’ utile”; “Non si deve apprezzare né chi è troppo facile all’amicizia, né chi è troppo refrattario: per l’amicizia occorre anche rischiare”.

Queste parole ci fanno capire quanto sia importante questo sentimento secondo Epicuro, che è convinto che nell’amicizia bisogna rischiare perché non si può dare tutto per scontato. L’amicizia è desiderabile anche quando è nata per utilità personale ed è bellissimo trovarsi subito in sintonia con il prossimo. Io concordo con le riflessioni di Epicuro, in quanto credo rispecchino la realtà non solo di quel tempo, ma anche di oggi.

(Stanev Vanessa, 4^A)