L'AMICIZIA

 

L'amicizia per noi

Giulia
Stefano
Bianca
Mirko

 

Le riflessioni degli antichi

Greci

Esiodo

Senofonte

Platone

Aristotele

Epicuro

Plutarco

Latini

Cicerone

Seneca

 

 

Le creazioni dei poeti

Omero

Virgilio

Orazio

Ariosto

 

 

Le nostre canzoni

 

Da Plutarco “Adulatori e amici”

 

L’amicizia è la cosa più piacevole e gioiosa di tutte, e quindi l’adulatore si serve anche di ciò che fa piacere.La vera amicizia si fonda perlopiù sulla comunanza degli interessi e sull’affinità dei caratteri: rallegrarsi per le stesse gioie e fuggire gli uguali dolori è qualcosa che avvicina gli uomini e li lega grazie al sentire comune. L’adulatore osserva e si adegua.

Questo è l’inizio del trattato di Plutarco (Sulla differenza tra adulatore e amico); in queste poche righe lo scrittore esprime l’abissale, ma non sempre evidente differenza fra la vera amicizia e l’illusione di chi vuole arrivare ai propri scopi senza preoccuparsi di ferire nei sentimenti qualcuno. Un esempio classico di falsa amicizia è la storia del corvo, della volpe e del pezzo di formaggio, dove un corvo che aveva trovato un pezzo di formaggio, perde lo spuntino a causa delle false adulazioni di una volpe. Questo canide, infatti, nell’antichità era simbolo: della furbizia che andava a scapito d’altri, della mentitrice per eccellenza e della manipolatrice dei meno svegli.

Se pensiamo attentamente alle parole di Plutarco capiamo che nella grammatica odierna è subito chiaro che amici e adulatori sono molto differenti fra loro, ma nella realtà tuttavia, riconoscere i mentitori non è sempre facile, la differenza fra realtà ed illusione, infatti, non è poi così grande, dato che l’illusione degli adulatori fa sentire sempre quello che noi vorremmo ascoltare, mentre nella vera amicizia la franchezza è universalmente considerata la voce dell’amicizia; questo rende magari i rapporti d’amicizia più turbolenti alle volte, ma in ogni caso simili momenti servono a consolidare un’amicizia, mentre l’adulatore non solo mente su ciò che pensa, ma dimostra un totale disinteresse verso il compagno. Il risultato è tutto giocato su di noi: infatti, si accettano molto più volentieri complimenti ed’elogi che critiche o rimproveri (anche se ci possono arricchire più di quanto si creda). L’amicizia è molto più importante d’altre cose che oggi giorno noi mettiamo in prima fila: lavoro, soldi, fama e intelligenza; con questo posso affermare che per quanto un adulatore sia bravo a recitare non potrà mai eguagliare la vera amicizia.

(Alessandro Massacesi, 4^A)