Error Day – Beata Ignoranza | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
Error Day
CONVIVIO SPETTACOLARE
QUANDO ESSERE IGNORANTI CREATIVI È MEGLIO CHE ESSERE ESPERTI
Testi di Clelia Sedda e Alberto Piancastelli
Parole e musica originali eseguite dal vivo da Roberta Giallo
Fotografo ufficiale Mirko Lamonti
Riprese video Giacomo Grassi
Regia di Clelia Sedda e Mauro Luccarini
Tra gli ospiti d’errore il musicologo Massimo Privitera (con chitarra)
Il 3 novembre, in preparazione alla prossima edizione dell’ErrorDay dedicata ad economia ed errore, cammineremo sul filo del rasoio dell’elogio dell’arroganza dell’ignoranza e del dilettantismo per intravedere il terribile problema dell’errore e della mancanza di visione degli esperti con le relative ricadute sull’organizzazione e sulla diffusione della conoscenza.
Info: errorday.it
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
di Matteo Meschiari e Maurizio Corrado
Paleodesign Sopravvivenza delle cose Milieu Edizioni, 2019
Incontro con gli autori Matteo Meschiari e Maurizio Corrado
Paleodesign è un atlante di immagini commentate, una storia alternativa del quotidiano, una strana famiglia di oggetti che sembra ispirarsi alla preistoria per dialogare con la modernità. In questo senso è anche un laboratorio della materia e del gesto, una riflessione sul contemporaneo e sul futuro dell’uomo. “Paleo” non significa qui recupero dell’arcaico o nostalgia per un passato “naturale”, non è revival o riuso, ma è un’esperienza della mano e del corpo che mette in connessione chi utilizza oggetti con il Pleistocene attuale che è in noi: da trecentomila anni Homo sapiens costruisce cose e le trasforma in simboli, dal Paleolitico fino a oggi non ha mai smesso di prestare un’anima alla materia per trarne emozioni, racconti, idee. Paleodesign è questa capacità dell’oggetto di attivare attorno a sé un ecosistema primario, una geografia di significati, una cosmologia domestica. Perché per sedersi basta un sasso, tutto il resto è immaginario.
Error Day – Beata Ignoranza | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
Error Day
SPETTACOLO COMICO MOLTO SERIO
L’IGNORANTE INNOVA MEGLIO.
DILETTANTI E POTENZIALE DELL’IGNORANZA CREATIVA PER L’INNOVAZIONE
Regia di Clelia Sedda e Mauro Luccarini
In questa edizione speciale dell’ErrorDay, il gruppo affiatato condotto da Clelia Sedda, insieme agli erroristi Roberta Giallo e Alberto Piancastelli dedicano una riflessione comica molto seria sul valore e sul potenziale dell’ignoranza in compagnia di uno dei massimi studiosi italiani di economia dell’innovazione, Piero Formica, che canterà i creatori di percorsi verso innovazioni radicali (Guglielmo Marconi docet) e di Annagiulia Gramenzi, storica della medicina che argomenterà l’ignoranza creativa dal suo punto di vista.
Info: errorday.it
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
Cronache di incontri realmente avvenuti in Edicola 518, Perugia
Testi di Francesco Codello, Stefano Boni, Antonio Senta e Lorenzo Pezzica. Disegni di Beppe Giacobbe
Ne parlano Antonio Brizioli e Antonio Senta
L'anarchia è un sapere polifonico, plurale, ricco e soprattutto estremamente attuale. Un fitto insieme di pratiche e teorie che può contenere gli strumenti per affrontare le urgenti questioni di un presente sempre più diffusamente avvertito come insoddisfacente. Viviamo un tempo ricco di licenze e povero di libertà, in cui tutto si può comprare, anche il diritto di "essere contro", purché si abdichi in partenza alla pretesa di rimettere in discussione il nostro modo di pensare e vivere con gli altri. La piazza di Perugia dove si trova l'Edicola 518 – un bel giardino all'aperto con una deliziosa fontana – si è riscoperta come il luogo giusto per sottrarsi ai ritmi accelerati della contemporaneità e fermarsi a dibattere su queste tematiche, rinunciando a ogni sapere pregresso e provando a tornare alla radice: per capire i processi storici e rimetterli in discussione. Quattro lezioni per quattro grandi temi che riguardano le nostre vite e tormentano la nostra quotidianità, ognuna affidata a un diverso "professore": Stefano Boni ha parlato di lavoro, Francesco Codello di educazione, Antonio Senta di autogestione e Lorenzo Pezzica di democrazia. Il testo è arricchito con apparati, approfondimenti, bibliografie e annotazioni aggiunte nei mesi successivi. Per più di un anno questo è stato il nostro quaderno. Ora lo condividiamo con voi perché possiate aggiungere i vostri appunti.
https://www.emergenzeweb.it/edicola-518/
estratto del solo coreografico Racines di Anne-Cécile Chane-Tune, nell’ambito di Scie Festival | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
Scie Festival 2019
RACINES DE SONGE
ROOTS OF DREAM
Estratto del solo coreografico Racines di e con Anne-Cécile Chane-Tune
Con il supporto di: Charleroi Danse - Centre Chorégraphique de la Fédération Wallonie-Bruxelles, la Cité des Arts Réunion (Saint-Denis, Reunion Island), Parcours Asbl Cie Félicette Chazerand (Brussels), Hybrid StudioS (Brussels), les Studios de Virecourt (Poitiers), Axis Syllabus Summit Festival (Berlin)
Esperienza sensoriale, pittura vivente in cui lo spettatore può scegliere se essere guidato verso un mondo tutto suo. Racines de Songe è il primo scenario del solo coreografico Racines, che vuole rivelare la parte inferiore dei nostri iceberg invitandoci ad immergerci nella terra, la testa prima.
Un personaggio senza volto si muove attorno a un tavolo.
È un’impressione o la terra si muove sotto i suoi piedi?
Siamo nel suo laboratorio o nella sua camera da letto?
Come spettatori ci poniamo tutte queste domande, per lasciarci finalmente andare e immergerci nel terreno.
A seguire incontro con l’artista.
Evento nell’ambito della seconda edizione di Scie Festival (28 ottobre-3 novembre 2019), il festival internazionale di danza e ricerca dedicato all’incontro tra arti, scienze e culture. Tema centrale di questa edizione è la relazione tra corpo, amore, tecnologia.
Info sciefestival.com
L’appuntamento è parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
Restituzione pubblica del laboratorio “Corpo Memoria”, nell’ambito di Scie Festival | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
Scie Festival 2019
RESTITUIRE: PICCOLO ATTO POETICO
Condivisione pubblica del laboratorio Corpo Memoria
a cura di Frey Faust, Francesca Pedullà e Sandro Beltramo
con i partecipanti e le partecipanti al laboratorio
Per questo appuntamento, che vuole essere condivisione collettiva, verranno scelti alcuni dei momenti più significativi nati durante il laboratorio Corpo Memoria, percorso che fonde l’esperienza del movimento (Frey Faust e Francesca Pedullà) con quella del tratto grafico (Sandro Beltramo), che coniuga danza e disegno secondo i principi dell’Axis Syllabus per far affiorare memorie, riaffermarle, riconoscerle e continuare a conoscersi. Il pubblico avrà la possibilità di osservare semplicemente, di osservare partecipando – apportando la sua prospettiva attraverso la rappresentazione grafica – o di partecipare attivamente alle pratiche proposte.
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Evento nell’ambito della seconda edizione di Scie Festival (28 ottobre-3 novembre 2019), il festival internazionale di danza e ricerca dedicato all’incontro tra arti, scienze e culture. Tema centrale di questa edizione è la relazione tra corpo, amore, tecnologia.
Info sciefestival.com
L’appuntamento è parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
Laboratorio interdisciplinare nell’ambito di Scie Festival | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
Scie Festival 2019
CORPO MEMORIA
TRA DANZA E GESTO GRAFICO
Laboratorio a cura di Frey Faust, Francesca Pedullà e Sandro Beltramo
Frey Faust – autore dell’Axis Syllabus – e Francesca Pedullà – da lungo tempo parte del Network di internazionale di ricerca Axis Syllabus – e Sandro Beltramo – artista visivo – conducono Corpo Memoria. Il Corpo porta con sé tracce antiche e recenti dei suoi continui dialoghi con l’ambiente – fisico, sonoro, emotivo, sociale, culturale, politico. In questo senso è un archivio prezioso di informazioni, esperienze, storie. Danzare, da soli e insieme agli altri, può essere un modo per far affiorare memorie, riconoscerle, continuare a conoscersi. Nello stesso modo in cui danzando si possono evocare memorie, disegnando possono affiorare le figure della mente che provengono dalla memoria del corpo. Il laboratorio – che usa sia strumenti dell’Axis Syllabus che del disegno – è rivolto a danzatori, attori, musicisti, professionisti e amatori del movimento, artisti visivi e a tutti coloro che sono interessati a sperimentare un’accurata percezione del corpo e riscoprirne le potenzialità espressive. Il percorso prevede una restituzione pubblica alla sua conclusione.
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Evento nell’ambito della seconda edizione di Scie Festival (28 ottobre-3 novembre 2019), il festival internazionale di danza e ricerca dedicato all’incontro tra arti, scienze e culture. Tema centrale di questa edizione è la relazione tra corpo, amore, tecnologia.
Info e registrazioni: sciefestival.com
L’appuntamento è parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Produzione Ludus in Fabula
MARINA THOVEZ e MARIO ZUCCA
SEPARAZIONE
Di Tom Kempinsky
Regia e traduzione Marina Thovez
Scene Eugenio Guglielminetti
"Separazione” è la storia di Sarah, attrice newyorkese, e Joe, commediografo londinese, separati appunto, da un oceano. I due non si conoscono, ma il destino intreccia le loro esistenze.
Sarah vuole mettere in scena una famosa commedia di Joe e lo chiama al telefono per chiedergli il permesso. Tutto finirebbe qui se non fosse che lo scrittore, da tempo bloccato sulla pagina bianca, buffo malato di agorafobia, ciccione e solo, ha un forsennato bisogno di parlare con qualcuno. E Sarah ha una particolarità che la rende in grado di identificarsi con la protagonista della commedia di Joe meglio di chiunque altro. Attraverso l'oceano e i fili del telefono tra i due nasce una sorprendente amicizia, e finalmente s'incontrano…
La vita è coraggio, ci dice l'autore, e “Separazione” è in realtà la storia di un commovente, fragile avvicinamento.
29-30 Novembre e 1 Dicembre 2019, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Associazione Teatro e Musica
Massimo Bagliani Isabella Robotti Alberto Bianchi Lanzoni Andrea Bianchi
NON TOCCATEMI ROSSINI
Scritto da Massimo Bagliani
Regia di Jeff Bloomy
Siamo in manicomio in cui la normalità è più di casa che nel mondo reale ed infatti in quel luogo è tutto talmente vero che un paziente si crede Rossini e ne conosce a menadito la vita, le opere e gli amori! Tre medici, per assecondarlo, ogni giorno recitano la stessa parte suonando, cantando ed impersonando i soggetti che hanno segnato la vita del musicista: Don Basilio, il cuoco Monsieur Careme, Madame Olympe Pelissier ed altri, dando vita così ad uno spettacolo ironico, spiritoso e divertente.
23 Novembre 2019, ore 21
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Produzione Skyline Productions e La contrada Teatro stabile di Trieste
CORRADO TEDESCHI e MARTINA COLOMBARI
MONTAGNE RUSSE
Di Eric Assous
Regia: Marco Rampoldi
Una commedia divertentissima che esprime una pungente riflessione sul tema dei legami familiari e sul valore del rapporto nei confronti del prossimo.
Un uomo di cinquant'anni e una giovane e attraente donna sono i protagonisti. Si incontrano in un bar nel tardo pomeriggio e poi, lui, approfittando dell'assenza della moglie partita per una vacanza, la invita nel suo appartamento. L'uomo inizia a sedurla ma succede qualcosa che frena le avances... da qui tutta una serie di esilaranti e piccanti colpi di scena fino ad arrivare ad un inaspettato e toccante finale. Una storia divertente e riflessiva che diventa sempre più misteriosa e imprevedibile. Nel copione domina un intreccio di strategie raffinate e crudeli e, allo stesso tempo, rappresenta un grande vuoto da colmare. Un faccia a faccia da vivere direttamente, come spettatori che guardano nella finestra del dirimpettaio. Un testo che fa riflettere il pubblico in modo diretto come se in qualche modo ognuno potesse vivere o aver vissuto le stesse emozioni.
Un botta e risposta a carte scoperte.
Ma saranno veramente scoperte?
Uno spettacolo dello sceneggiatore, drammaturgo e regista francese Eric Assous, il cui debutto è stato segnato dall'interpretazione di Alain e Astrid Veillon e qui vede come interpreti l'istrionico Corrado Tedeschi e l'attrice e modella Martina Colombari.
dal 15 al 17 Novembre 2019, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Teatro Belli
ANTONIO SALINES e FRANCESCA BIANCO
CHI RUBA UN PIEDE È FORTUNATO IN AMORE
Di Dario Fo
regia Carlo Emilio Lerici
con Roberto Tesconi, Germano Rubbi, Susy Sergiacomo, Fabrizio Bordignon, Giuseppe Cattani
Proiettato nell'Italia degli anni sessanta in piena speculazione edilizia, il mito di Apollo e Dafne (la bella ninfa che, inseguita dal dio donnaiolo, viene trasformata dal padre in albero) offre lo spunto comico della commedia: lui, Apollo, interpretato da Antonio Salines, è un tassista ideatore di una geniale truffa; lei, Dafne, interpretata da Francesca Bianco, è una bella signora dal letto facile che non disdegna tradire il marito, titolare di un'impresa edile.
La vicenda. Due imbroglioni (Apollo e un suo amico) rubano un piede alla statua di Mercurio (notoriamente protettore dei mercanti e dei ladri) e lo seppelliscono nel terreno dove si sta edificando un grosso complesso edilizio.
Il piede diviene, così, un'efficace arma di ricatto perché per il costruttore è un ostacolo da rimuovere rapidamente, prima, cioè, che arrivi sotto gli occhi della sovrintendenza che bloccherebbe quasi sicuramente i lavori, meglio dunque, suggeriscono i due imbroglioni travestiti da finti archeologi, che l'imprenditore elargisca una bella sommetta per non ben definite ricerche, piuttosto che rischiare un'eventualità del genere. Cosa che questi accetta di buon grado.
Nel garbuglio si inserisce Dafne, l'attraente moglie del costruttore e amante di un suo collaboratore, della quale il tassista si innamora e che lega materialmente a sè con un curioso innesto, per rigenerarle il sangue malato, finendo per ritrovarsi però, dopo una serie di peripezie, abbracciato ad un albero che simboleggia l'amata, proprio come raccontato nel mito dell'antichità.
dall' 1 al 3 Novembre 2019, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16
Lettura performativa nell’ambito di Scie Festival | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
Scie Festival 2019
IO SONO, QUEL TESSUTO CHE CONNETTE
Lecture scientifico-performativo
con Frey Faust, Emanuela Iacopini, Jacques-André Dupont
All’interno di Scie 2019, Festival internazionale di danza dedicato alla ricerca e all’incontro tra arti, scienze e culture, Frey Faust – autore del Network di ricerca internazionale Axis Syllabus – insieme alla danzatrice e ricercatrice Emanuela Iacopini e all’artista visivo-performativo Jacques André Dupont, si incontrano in una lecture-performance dedicata alla fascia, il bianco involucro che «bisogna togliere per vedere qualcosa». Cenerentola della scienza, la fascia è oggi di grande interesse in campo medico e artistico in quanto forma una rete tensionale continua che attraversa tutto il corpo, rivestendo e connettendo ogni singolo organo, ogni muscolo, ogni nervo o cellula muscolare. La sua identità è ancora controversa, ma diversi congressi mondiali continuano ad approfondirne la conoscenza, il numero di pubblicazioni su riviste scientifiche cresce, così come le applicazioni terapeutiche e la sua influenza nello studio del movimento e della danza. Io sono, quel tessuto che connette, raccoglie esperienze tra arte e scienza sulle implicazioni generate dalla scoperta di questo nuovo organo.
Leggi dettagli
Evento nell’ambito della seconda edizione di Scie Festival (28 ottobre-3 novembre 2019), il festival internazionale di danza e ricerca dedicato all’incontro tra arti, scienze e culture. Tema centrale di questa edizione è la relazione tra corpo, amore, tecnologia.
Info: sciefestival.com
L’appuntamento è parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Bologna e nuvole è una rassegna musicale prodotta e voluta dalla direzione del teatro Dehon, in collaborazione con la Bononia Sound Machine. La rassegna si svolgerà in tre serate e presenterà quattro gruppi che hanno segnato la storia musicale di Bologna e che ancora si esibiscono con successo:
24 Ottobre APPARATO DEL GOLGI e FIRE EXIT RENEWALD
25 Ottobre PRETTY GREEN
26 Ottobre BONONIA SOUND MACHINE
APPARATO DEL GOLGI
Paolo Ferrari Voce
Mimmo Camporeale Tastiere
Stefano Mirandola Chitarre
Luca Pagliarello Basso
Renato Raineri Batteria
FIRE EXIT RENEWAL
Roberto Gaiba basso, chitarra acustica, flauto, voce
Enrico Zoni tastiera, chitarra acustica, basso, flauto, voce
Nicola Vianelli tastiera
Luca Zoni flauto, voce
Luca Gamberoni chitarra elettrica
Simone Giubbilei batteria
PRETTY GREEN
Gianluca Gubbioli Lead guitar
Francesco Zabini Voce e Chitarra
Claudio Colombis Batteria
Biagio Esposito Basso
BONONIA SOUND MACHINE
Raf Bafunno - Tastiere
Lorenzo Bombacini - Sax Baritono, Band Leader
Paolo Carboni - Trombone
Max Marchetti - Sax
Marcello Marra - Chitarra
Alessandro Morini - Tromba, Flicorno
Vic Johnson - Voce Solista, Armonica
Alberto Pietropoli - Sax, Flauto
Renato Raineri - Batteria
Maurizio Rubiu - Basso
Chiara Sorrentino - Voce Solista
Federico Zardi - Tromba
dal 24 al 26 Ottobre 2019, ore 21
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Conferenze-spettacolo con immagini:
21 Ottobre 2019, ore 16.30
100 ANNI FA, L'ABBATTIMENTO DELLE TRE TORRI
Nel 1919 si concluse il progetto di allargamento delle vie Rizzoli, Orefici e Caprarie. Ultime ad essere abbattute le tre torri riscoperte fra via Caprarie e via Rizzoli
18 Novembre 2019, ore 16.30
GLI ANNI DEL CAMBIAMENTO
Nell'arco di un secolo - dal 1860 al 1960 - la Bologna medievale ha subito molte trasformazioni: nuove strade, nuove piazze, l'abbattimento delle mura, l'allargamento delle vie Rizzoli, Orefici e Caprarie e poi di via Ugo Bassi. Seguiamo questo percorso attraverso le immagini
16 Marzo 2020, ore 16.30
BOLOGNA COM'ERA. CURIOSITÀ BOLOGNESI
Una passeggiata fra personaggi, avvenimenti e luoghi nella storia di Bologna
20 Aprile 2020, ore 16.30
I PORTICI DI BOLOGNA
Nessuna città al mondo può vantare oltre 53 chilometri di portici. Questa infatti è l'estensione dei portici bolognesi esistenti nel centro storico e nella periferia: quelli del centro storico misurano 37.5 chilometri. Come nacquero e quali regole furono decise per il loro uso? Quali sono i portici più antichi e importanti?
Ingresso gratuito
L’altra Riva | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
L’altra Riva
MEDINE E CITTÀ STORICHE: IDENTITÀ CANGIANTI
Incontri in ricordo di Sebastiano Tusa
Voce, Guembri/Hejhouj/Chitarra: Reda Zine
Percussioni, Voce, Chitarra: Amine Ezzalzouli
Intervengono: Daniele Pini e Jellal Abdelkafi
Incontro
Terzo appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna con un focus particolare sugli intrecci ininterrotti tra i popoli dei Paesi del bacino del Mediterraneo.
Le città del Mediterraneo sono sempre state segnate da flussi di persone e merci, idee e credenze, tradizioni e saperi in cui ogni identità è stata contaminata e arricchita dal contatto con l’altro. Venezia e Alessandria, Palermo e Tunisi, ma anche Damasco e Gerusalemme, come Fés e Granada e molte altre città, rivelano nei paesaggi urbani, nelle strutture spaziali e nelle loro stesse architetture le vicissitudini di una coesistenza spesso (ma non sempre) conflittuale, ma comunque fertile, di culture diverse. Le loro identità non sono univoche ma molteplici e si spiegano con l’appartenenza a un mondo comune.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
L’altra Riva | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
L’altra Riva
DA ALEPPO A MOSUL: DIALOGHI DI ARCHEOLOGIA
Incontri in ricordo di Sebastiano Tusa
Letture di poesia araba contemporanea: Jessica Imolesi e Antonella Cesta
Voce / guembri / hejhouj / chitarra: Reda Zine
Percussioni, voce: Danilo Mineo
Intervengono: Nicolò Marchetti, Michel Al Maqdissi e Marco Magnifico
Incontro
Quarto appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna. Gli assetti politici coloniali del Medio Oriente dopo la Prima Guerra Mondiale sono all’origine di tanti disequilibri contemporanei. La creazione di Servizi delle Antichità negli anni ’20 del Novecento ha segnato un primo importante momento di riflessione nazionale sul patrimonio culturale, un percorso che non ha mai cessato di svilupparsi, anche in questi ultimi anni dove la guerra civile siriana e la guerra in Iraq hanno prodotto incalcolabili devastazioni al patrimonio, oltre che alle persone e al tessuto sociale. Le esperienze personali di ricerca e di vita in due città simbolo come Aleppo e Mosul sono alla base di questo incontro.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
L’altra Riva | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
L’altra Riva
SAHARA: ABITARE IL DESERTO
Incontri in ricordo di Sebastiano Tusa
Letture di poesia araba contemporanea: Jessica Imolesi e Antonella Cesta
percussioni e balafon: Kalifa Kone
Intervengono: Guido Moretti e Yasmine Terki
Incontro
Secondo appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna con un focus particolare sugli intrecci ininterrotti tra i popoli dei Paesi del bacino del Mediterraneo.
Il tema viene sviluppato su tre direttrici: terra, acqua e aria, semplici elementi delle cosmogonia classica. In realtà essi rappresentano le grandi risorse sulle quali hanno preso forma i saperi millenari che hanno consentito ai popoli del deserto non solo di sopravvivere a condizioni ambientali estreme, ma anche di creare civiltà e culture che, oggi più che mai, possono essere un inestimabile riferimento per l’uso appropriato delle risorse di cui la nostra cieca modernità ha smarrito la consapevolezza e ogni capacità di governo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
L’altra Riva | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
L’altra Riva
IL MEDITERRANEO: L’ALTRA RIVA
Intervengono: Giusella Finocchiaro, Andrea Carandini e Francesco Bandarin
Kamelengonì e tamà: Kalifa Kone
Incontro
Il primo appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna con un focus particolare sugli intrecci ininterrotti tra i popoli dei Paesi del bacino del Mediterraneo.
Il Mediterraneo è da migliaia di anni un luogo di incontro tra civiltà e culture diverse, che hanno lasciato sulle sue sponde tracce indelebili del loro passaggio, leggibili attraverso i monumenti, i siti archeologici e le città storiche. Senza parlare degli infiniti scambi culturali che si sono avuti in tutti i campi, dalla scienza alla cucina.
Queste testimonianze e queste tradizioni non sono solo tracce del passato, ma possono essere oggi uno strumento potente per la costruzione dell’identità comune dei popoli mediterranei.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
Libri in scena | LabOratorio di San Filippo Neri - Settembre/Dicembre 2019
Libri in Scena
MAURIZIO DE GIOVANNI
CANZONI PER IL COMMISSARIO RICCIARDI
di e con Maurizio De Giovanni
con Marianita Carfora, Giacinto Piracci, Zac Alderman, Marco Zurzolo
Spettacolo
Ci sono storie che sono come canzoni. Ci sono storie che scorrono tra le pieghe di altre storie. Storie dolcissime, disperate. Ci sono storie che segnano lo scorrere dei giorni. Nei romanzi di Maurizio de Giovanni ci sono storie così. Storie che spuntano tra le pagine di un’altra storia per regalare una sospensione struggente. Storie che i lettori hanno imparato ad amare e che aspettano di sbucare tra i meandri di un’indagine, tra gli incubi del commissario Ricciardi. Storie che hanno il colore, i ritmi, la poesia di Napoli e della vita che brulica tra vicoli e palazzi della città. Ci sono storie bellissime che chiedono di essere raccontate. E che solo chi le ha scritte può raccontare con gli accenti, le pause, i ritmi del cuore. Ci sono storie splendide che chiedono di essere cantate. E solo la musica nella quale si sciolgono le parole può farle vibrare davvero.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma settembre-dicembre 2019 del LabOratorio di San Filippo Neri.
Il Celebrazioni | Stagione 2019/20
Il nuovo spettacolo di Mummenschanz, You & Me, invita lo spettatore ad evadere dal quotidiano per condurlo in un viaggio di 90 minuti oltre il mondo conosciuto e oltre ogni immaginazione. Lo show è stato pensato dalla direttrice artistica Floriana Frassetto, co-fondatrice di Mummenschanz. Le invenzioni nello spettacolo sono spesso frutto del caso, grazie alla continua osservazione del reale e alla costante attenzione verso i materiali che ci circondano. Mummenschanz prende gli oggetti della nostra vita quotidiana, animandoli e scoprendo la loro vita poetica. "Siamo della materia della quale sono fatti i sogni", per raccontarla con le parole di Shakespeare. Durante i suoi quarantacinque anni di carriera, Mummenschanz non ha mai smesso di essere l'artigiano dell'immaginazione.
YOU&ME
Mummenschanz
Una produzione Mummenschanz Stiftung
fondatori Andres Bossard, Floriana Frassetto e Bernie Schürch
compagnia Floriana Frassetto, Sara Hermann, Christa Barrett, Kevin Blaser e Oliver Pfulg
distribuzione italiana Terry Chegia
7 APRILE
ore 21,00