Ecco il quadro sintetico degli ammortizzatori oggi in vigore.
La Cassa Integrazione Guadagni è una prestazione economica erogata dall'INPS per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori nei periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa, dovuta a situazioni transitorie di difficoltà dell'azienda (CIG ordinaria) oppure a processi di ristrutturazione o a crisi aziendali (CIG straordinaria). Viene concessa in favore dei lavoratori dipendenti, inclusi quelli con contratto di apprendistato professionalizzante, con un'anzianità di effettivo lavoro di almeno novanta giorni.
La Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI),
che ha preso il posto di ASpI e mini-ASpI dal 1 maggio 2015, è rivolta a
tutti i lavoratori dipendenti, con
esclusione dei dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche
amministrazioni e degli operai agricoli (che mantengono la vecchia
indennità).
La tutela riguarda
le situazioni di disoccupazione involontaria; sono quindi escluse le
risoluzioni consensuali e le dimissioni, ad eccezione di quelle per
giusta
causa (es. per mancati pagamenti di stipendio, mobbing, molestie
sessuali) e quelle rassegnate durante il periodo di tutela della
maternità.
L'indennità di disoccupazione agricola spetta ai lavoratori agricoli, con almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria, che hanno lavorato almeno 102 giornate nell'ultimo biennio.
I collaboratori coordinati continuativi (con o senza progetto) che rimarranno senza lavoro possono accedere a un'indennità di disoccupazione denominata DIS-COLL. Per ottenerla è necessario avere lo stato di disoccupazione, essere iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS, non avere partita IVA, avere versato almeno tre mensilità di contribuzione dal 1 gennaio dell'anno precedente.
I contratti di solidarietà sono accordi, stipulati tra aziende e sindacati, che prevedono la riduzione dell'orario di lavoro e del corrispondente salario per mantenere l'occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale (contratti di solidarietà difensivi) o anche per favorire nuove assunzioni (contratti di solidarietà espansivi).
Ultimo aggiornamento: giovedì 11 aprile 2019