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Jobs Act, in vigore anche gli ultimi decreti

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sul Supplemento Ordinario n. 53 della Gazzetta Ufficiale n. 221 del 23 settembre 2015, gli ultimi decreti legislativi in attuazione della legge delega n. 183/2014.

I decreti sono in vigore dal 24 settembre 2015.

Ecco in estrema sintesi i contenuti delle nuove normative.

- Decreto Legislativo n. 148 del 14 settembre 2015 - Riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro

Si tratta di una complessa revisione dell'istituto della cassa integrazione, che viene sia limitata nei casi di applicazione e nella durata, sia estesa a una più ampia platea di lavoratori.

In particolare, la durata massima dei trattamenti è fissata in 24 mesi nel quinquennio, elevabile a 30 mesi per il settore edile e a 36 mesi nel caso si utilizzi un anno di contratti di solidarietà.

La CIGS non può essere concessa, a partire dal 2016, in caso di totale cessazione dell'attività dell'azienda o di un ramo di essa. La cosiddetta ''cassa integrazione in deroga'' è abolita a partire dal 2016.

Viene creato un fondo di solidarietà presso l'Inps, finanziato dalle aziende con una aliquota dello 0,45% sul monte salari, per garantire l'indennità ai dipendenti delle imprese, finora escluse dalla cassa integrazione, che abbiano almeno 5 dipendenti. Altri fondi bilaterali tuteleranno il settore dell'artigianato e il lavoro in somministrazione. Inoltre, vengono inclusi tra i beneficiari i lavoratori con contratto di apprendistato professionalizzante.

I contributi a carico dei datori di lavoro vengono ridotti nelle aliquote base e innalzati per quelli che hanno usufruito effettivamente della cassa integrazione.

I contratti di solidarietà sono a tutti gli effetti equiparati alla cassa integrazione, anche per l'importo dell'assegno spettante al lavoratore (che così sale dal 60% all'80% del salario perso).

I lavoratori con riduzione dell'orario superiore al 50% per cassa integrazione o contratti di solidarietà sono soggetti all'obbligo di stipulare il Patto di servizio con un Centro per l'impiego e di partecipare alle iniziative di riqualificazione (vedi D. Lgs. n. 150/2015).

La durata massima della NASPI è fissata definitivamente in 24 mesi (abrogando la riduzione a 18 mesi inizialmente prevista dal prossimo anno). Il decreto infine rende strutturali (cioè finanzia per sempre) alcune misure di politica sociale approvate in precedenza per il solo 2015, come quelle per la conciliazione (D. Lgs. n. 80/2015) e l’assegno di disoccupazione al termine della NASpI (D. Lgs. n. 22/2015).

- Decreto Legislativo n. 149 del 14 settembre 2015 - Semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro

Viene istituito un Ispettorato nazionale del lavoro, che da subito svolge funzione di coordinamento della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria svolta sia dalle strutture periferiche del Ministero del Lavoro, sia da INPS e INAIL. In prospettiva, l'Ispettorato dovrà accentrare tutte le attività ispettive, assorbendo compiti e personale di INPS e INAIL. E' prevista la stipula di protocolli con Aziende Sanitarie Locali e Agenzie regionali per la protezione ambientale, per assicurare l’uniformità di comportamento ed evitare la sovrapposizione degli interventi.

- Decreto Legislativo n. 150 del 14 settembre 2015 - Riordino dei servizi per il lavoro e le politiche attive

Viene creata una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), e formata dalle strutture regionali, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione, dagli enti di formazione, da Italia Lavoro, dall’ISFOL (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) nonché dal sistema delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, dalle università e dagli altri istituti di scuola secondaria di secondo grado.

In pratica, come previsto dall'Accordo Stato-Regioni del 30 luglio 2015, spetta al Ministero del Lavoro, previa intesa con le Regioni, la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) in materia di politiche attive per il lavoro, validi per tutto il territorio nazionale, mentre la nuova Agenzia Nazionale ha funzioni di coordinamento su scala nazionale della rete degli enti attuatori delle politiche attive, di monitoraggio dell'efficacia delle stesse, di surroga in caso di malfunzionamento, e di sviluppo del sistema informativo unitario delle politiche attive. Le Regioni, almeno fino all'approvazione della riforma costituzionale in discussione in Parlamento, esercitano la gestione operativa delle politiche attive e la responsabilità dei servizi per l'impiego, stipulando apposite convenzioni con il Ministero.

Sarà istituito un Albo nazionale dei soggetti accreditati a svolgere funzioni in materia di politiche attive del lavoro, un Sistema informativo delle politiche del lavoro e il fascicolo elettronico del lavoratore.

La dichiarazione di immediata disponibilità, che identifica lo stato di disoccupazione, viene effettuata solo in forma telematica, al portale nazionale delle politiche del lavoro; entro i successivi 30 giorni, il lavoratore deve presentarsi a un servizio per l'impiego per la stipula di un Patto di servizio personalizzato. La domanda di indennità di disocccupazione (ASpI, NASpI, DIS-COLL) equivale a dichiarazione di immediata disponibilità del lavoratore. I beneficiari di prestazioni di sostegno al reddito che, senza giustificato motivo, non partecipano alle iniziative finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro sono soggetti a sanzioni che vanno dalla decurtazione, alla sospensione o decadenza dalle prestazioni. E' inoltre prevista la loro partecipazione a progetti di utilità sociale promossi dagli enti pubblici.

Si prevede inoltre un Assegno di ricollocazione, a favore dei soggetti disoccupati, percettori della NASpI, la cui disoccupazione ecceda i quattro mesi. La somma, graduata in funzione del profilo di occupabilità, sarà spendibile presso i Centri per l’impiego o presso i soggetti accreditati.

Infine, si riordina infine la normativa in materia di incentivi all’occupazione: viene istituito presso l’ANPAL un Repertorio nazionale degli incentivi all’occupazione e vengono definiti i principi generali di fruizione degli incentivi. E' abolito l'incentivo per i contratti a tempo indeterminato con lavoratori di età compresa tra i 18 e 29 anni (d'altronde già decaduto il 30 giugno 2015). Vengono rafforzate le misure a favore dell'apprendistato: per le nuove  assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2016 con contratto di apprendistato per la qualifica, il diploma o la specializzazione tecnica superiore, i datori di lavoro godono di un'aliquota contributiva ulteriormente ridotta (dal 10% al 5%) e dell'esenzione dai contributi di finanziamento dell'ASpI e da quello per il licenziamento.

- Decreto Legislativo n. 151 del 14 settembre 2015 -  Semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese

Si tratta di numerosi interventi che riguardano in particolare:
- inserimento mirato delle persone con disabilità: viene demandata a successivi decreti ministeriali la definizione di linee guida in materia di collocamento mirato; il collocamento obbligatorio avviene sempre mediante richiesta nominativa tra gli iscritti alle liste o previa stipula delle convenzioni con gli uffici competenti, cui i datori di lavoro possono delegare la preselezione; viene totalmente modificato il sistema di incentivi per le assunzioni dei disabili, che dal 2016 saranno erogati dall’INPS per tutte le assunzioni a tempo indeterminato, mediante conguaglio contributivo, e dureranno 36 mesi (elevati a 60 mesi per i disabili psichici);
- totale informatizzazione delle comunicazioni in materia di rapporto di lavoro;
- revisione delle sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale;
- disciplina dei controlli a distanza sul lavoratore: viene riscritto l'art. 4 dello Statuto dei lavoratori, mantenendo l'obbligo di accordo sindacale o autorizzazione ministeriale per l'installazione di impianti audiovisivi fissi, e invece permettendo il controllo attraverso gli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore (come tablet e cellulari) e quelli di registrazione degli accessi, previa semplice informazione al lavoratore, nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy;
- possibilità di cessione di riposi e ferie a colleghi per assistere i figli minori che necessitano di assistenza e cure costanti da parte dei genitori;
- modifica della procedura di convalida delle dimissioni e risoluzioni consensuali, che avverrà esclusivamente con modalità telematiche su appositi moduli resi disponibili dal Ministero del Lavoro, datati e certificati per impedire la pratica delle 'dimissioni in bianco'.

I testi dei nuovi decreti

Gli altri decreti approvati in giugno (riforma dei contratti e cambio di mansioni; maternità e conciliazione)

I decreti di marzo (ammortizzatori sociali e licenziamenti illegittimi)

Aggiornamenti Jobs Act dal sito Dottrina Per il Lavoro

 

Ultimo aggiornamento: venerdì 25 settembre 2015