Jobs Act, in vigore i nuovi decreti

Sono in vigore dal 25 giugno 2015, giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, i decreti legislativi n. 80 del 15 giugno 2015, su misure per maternità, paternità e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e n. 81 del 15 giugno 2015, sulla disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni. Si tratta di altri due provvedimenti attuativi del cosiddetto "Jobs Act", la legge delega per la riforma del lavoro approvata dal Parlamento all'inizio di dicembre, dopo i decreti già adottati in marzo su licenziamenti illegittimi e ammortizzatori sociali.

La complessità soprattutto del secondo decreto, che riscrive totalmente le tipologie contrattuali sia del lavoro subordinato che di quello cosiddetto atipico, richiederà un'analisi approfondita e puntuale nei prossimi giorni.

Per ora, limitiamoci ai 'titoli' delle modifiche più rilevanti in materia di contratti e mansioni.

- Contratti di collaborazione: dall'entrata in vigore del decreto non possono essere attivati nuovi contratti di collaborazione a progetto; quelli già in essere potranno proseguire fino alla loro scadenza; comunque, a partire dal 1° gennaio 2016, ai rapporti di collaborazione personali che si concretino in prestazioni di lavoro continuative ed etero-organizzate dal datore di lavoro saranno applicate le norme del lavoro subordinato, salvo le collaborazioni regolamentate da accordi collettivi e pochi altri tipi di collaborazioni.

- Associazione in partecipazione con apporto di lavoro dell'associato persona fisica: è abolita, salva la continuazione dei rapporti in essere fino alla loro scadenza.

- Partite IVA: abolita la norma che considerava illegittime alcune tipologie di collaborazioni monocommittente.

- Mansioni: il lavoratore può essere assegnato a qualunque mansione del livello di inquadramento, anche inferiore, senza modificare il suo trattamento economico (salvo trattamenti accessori legati alla specifica modalità di svolgimento del lavoro), ma con la possibilità di accordi individuali, "in sede protetta", che possono prevedere anche la modifica della retribuzione al fine della conservazione dell'occupazione.

- Contratto di somministrazione a tempo indeterminato (staff leasing): viene esteso, eliminando le causali e fissando al contempo un limite percentuale all'utilizzo calcolato sul totale dei dipendenti a tempo indeterminato dell'impresa che vi fa ricorso (20%).

- Lavoro accessorio (voucher): viene elevato il tetto dell'importo annuo per il lavoratore fino a 7.000 euro; il committente imprenditore o professionista può acquistare il buono solo in via telematica e deve comunicare preventivamente quale uso farà dei voucher.

- Lavoro ripartito (job sharing): è abolito.

- Apprendistato: con la revisione della disciplina dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma - che ora assume la nuova denominazione di "apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore" - nonché dell'apprendistato di alta formazione e ricerca, si crea un 'sistema duale', in cui il conseguimento dei titoli, di livello secondario o universitario, potrà avvenire anche attraverso l'apprendimento presso l'impresa; inoltre possono accedere all'apprendistato, di durata massima quadriennale, anche gli studenti degli istituti scolastici statali per il conseguimento del diploma superiore.

- Part-time: vengono definiti i limiti e le modalità con cui, anche in assenza di previsioni al proposito del contratto collettivo, il datore di lavoro può chiedere al lavoratore lo svolgimento di lavoro supplementare in misura non superiore al 25 per cento delle ore di lavoro settimanali concordate, e le parti possono pattuire clausole elastiche (cioè di spostamento della collocazione dell'orario di lavoro) o flessibili (variazione in aumento dell'orario di lavoro nel part-time verticale o misto), con diritto del lavoratore ad una maggiorazione onnicomprensiva della retribuzione pari al 15 per cento per le ore variate o prestate in aumento.

- Congedo parentale: su richiesta del lavoratore può essere trasformato in part-time al 50% dell'orario per tutto il periodo spettante.

Il decreto sulla conciliazione modifica il testo unico di tutela della maternità (D. Lgs. 151 del 26 marzo 2001), ampliando e rendendo più flessibili alcune misure di sostegno alle cure parentali.

In particolare:

- aumenta il periodo di fruibilità dei congedi parentali (entro il sesto anno di vita del figlio per i sei mesi con indennità ed entro il dodicesimo per la parte restante);
- estende ai lavoratori autonomi e liberi professionisti la possibilità di subentro del padre nei congedi, in caso di morte, grave infermità o assenza della madre;
- estende alle lavoratrici autonome e libere professioniste il congedo di maternità con indennità in caso di affido o adozione;
- consente, in caso di ricovero del neonato, di sospendere il congedo, recuperandolo dopo la dimissione dall'ospedale.
Inoltre, viene istituito un congedo retribuito fino a tre mesi per le donne inserite in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.

Altri quattro decreti legislativi sono stati licenziati nel testo preliminare, che verrà sottoposto alla consultazione delle competenti Commissioni parlamentari prima dell'adozione definitiva. Le misure riguardano le seguenti materie:

- razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale;
- riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (cassa integrazione e contratti di solidarietà);
- riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive;
- razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini ed imprese ed altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità.

Ai seguenti link potete trovare, dal sito Dottrina per il Lavoro, le sintesi e i testi ufficiali.

Il decreto sul riordino dei contratti di lavoro e delle mansioni

Il decreto in materia di conciliazione e maternità

La bozza del riordino di servizi per il lavoro e politiche attive

La bozza per la semplificazione dell'attività ispettiva sul lavoro

La bozza del riordino di cassa integrazione e fondo di solidarietà

Sintesi di tutti i nuovi decreti legislativi

 

Ultimo aggiornamento: venerdì 17 luglio 2015