La Violenza illustrata, il festival contro la violenza sulle donne. I dati di Bologna

Quattro settimane di eventi, dal 7 novembre al 3 dicembre, 95 soggetti coinvolti, 44 iniziative in tutta la Città metropolitana: questi i numeri del festival La Violenza Illustrata che, alla sua XI edizione “si conferma come una realtà consolidata e l'iniziativa più complessa e articolata sul tema della violenza in città”, come sintetizza l'assessora alle Pari opportunità del Comune, Susanna Zaccaria, con l'intento di sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza in un cambiamento culturale e sociale.

Al centro dell'edizione 2016, Impasse partout, è il rapporto tra sessismo e razzismo, già a partire dall’illustrazione di Lucia Calfapietra. “La doppia violenza, sessista e razzista, che subiscono le donne migranti produce un impasse, partout (un impasse ovunque) che i centri antiviolenza hanno l'obiettivo di aiutare a superare”, spiega Valeria D'Onofrio, vicepresidente di Casa delle donne per non subire violenza, il centro antiviolenza che opera nella città metropolitana e organizza il festival.

I centri vivono anche grazie al finanziamento delle istituzioni: dai Comuni, che confermano il contributo in proporzione alla popolazione residente; alla Regione che, come ricorda l'assessora alle Pari opportunità dell'Emilia Romagna, Emma Petitti, “quest'anno ha varato il primo piano regionale antiviolenza e un bando di sostegno ai progetti locali”; al Governo, che tarda ad erogare le risorse del 2015. Per sollecitare l'impegno contro la violenza maschile di tutti i soggetti, istituzionali e sociali, il 26 novembre si svolgerà a Roma la manifestazione Non-Una-di-Meno indetta dalla rete D.i.Re dei centri antiviolenza e da tante associazioni di donne. Anche da Bologna partiranno autobus per raggiungere Roma.

Tra gli appuntamenti del festival, oltre a spettacoli teatrali, proiezioni e presentazioni di libri, il convegno del 24 novembre su Donne intersezionali. Razzismo, sessismo e migrazioni al femminile, che esplorerà il tema centrale di quest'anno, e una tavola rotonda in collaborazione con Bilbolbul, che si interrogherà sulla possibilità per l’illustrazione di raccontare storie senza stereotipi di genere. Inoltre, facendo la spesa nei supermercati dal 25 al 27 novembre, Coop Alleanza 3.0 devolverà alla Casa l’1% dei prodotti confezionati a marchio Coop, e Nordiconad parte degli incassi della giornata del 25.

Il festival serve anche a mettere in evidenza altri numeri, quelli della violenza. Nei primi 10 mesi di quest’anno hanno chiesto aiuto alla Casa 666 donne (di cui 442 italiane e 223 straniere) e 626 di queste lo hanno fatto per motivi di violenza. Nell'ospitalità invece la quasi totalità di donne e bambini è straniera: nei tre rifugi segreti 34 su 35 ospiti tra donne e minori; nella casa di emergenza Save su 44 ospiti, sono 14 le italiane/i; nei 9 alloggi di transizione su 13 ospiti, 2 italiane. Dal 1990 ad oggi le donne accolte sono arrivate a 11.112. Il servizio Oltre la strada, dal 1 gennaio al 31 ottobre 2016, ha seguito 21 percorsi di protezione e inclusione socio-lavorativa di donne vittime della tratta oltre alle 18 già in carico dagli anni precedenti. 

In attesa dell'Osservatorio regionale, obiettivo del piano di quest'anno, le volontarie della Casa hanno proseguito la ricerca sui femicidi avvenuti in Italia nel 2015: sono stati 117, per l’Emilia-Romagna si è trattato rispettivamente di 11 femicidi e di 3 tentati femicidi nel 2015 e di 9 e 4 tentati femicidi nel 2016. In più di 10 anni di ricerche della Casa delle donne, l’elenco di donne uccise in Italia è arrivato a 1.274 donne, e questo ci deve far interrogare sulla necessità di politiche di prevenzione e contrasto coordinate e integrate, che coinvolgano tutti gli ambiti della società.