Cimitero monumentale della Certosa, avviato il restauro della tomba di Giorgio Morandi e del Monumento agli Internati Militari Italiani nei lager nazisti

Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di manutenzione e restauro di dodici monumenti nel cimitero della Certosa nel quadro di una convenzione scuola-cantiere tra Istituzione Bologna Musei | Museo civico del Risorgimento e Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra le opere interessate dagli interventi, la tomba di Giorgio Morandi e il Monumento agli Internati Militari Italiani nei lager nazisti.

L'intervento, il cui termine è previsto per il 6 agosto, si inquadra nella convenzione, già sperimentato una prima volta nel 2014, tra Istituzione Bologna Musei | Museo civico del Risorgimento e Accademia di Belle Arti di Bologna, che prevede un'esperienza di cantiere scuola per allievi del Corso di Diploma Accademico in Restauro dei materiali lapidei e superfici decorate dell'architettura, sotto la direzione e responsabilità tecnica del professor Augusto Giuffredi in collaborazione con la professoressa Lucia Vanghi, e con la consulenza storico-scientifica del Museo civico del Risorgimento.

Le attività interessano beni di pregio storico-artistico individuati in diverse zone del complesso cimiteriale. Gli interventi più consistenti, finalizzati al restauro conservativo, riguardano due monumenti di particolare rilevanza anche sul piano civile per la memoria della storia novecentesca di Bologna, la tomba di Giorgio Morandi e il Monumento agli Internati Militari Italiani nei lager nazisti, entrambi realizzati su progetto dell'architetto Leone Pancaldi.

Il monumento funerario a Giorgio Morandi, completato nel 1964 su volontà delle sorelle dell'artista Anna, Dina e Maria Teresa, si compone di una parete cementizia coronata da una scultura in bronzo che ritrae il busto di Morandi, realizzato da Giacomo Manzù, e un sarcofago in marmo greco bianco. Il restauro interviene sui fenomeni di degrado più evidenti e consente di riportare allo stato originario un monumento molto caro ai cittadini bolognesi e conferma la volontà del Comune di Bologna di valorizzare e dare rilevanza alla figura di Giorgio Morandi, tra i massimi esponenti dell'arte italiana del XX secolo.

La seconda opera in restauro è il Monumento agli Internati Militari Italiani caduti nei lager nazisti realizzata da Leone Pancaldi nel 1986, su iniziativa della Federazione di Bologna dell'Associazione Nazionale Ex Internati. Si tratta di due strutture verticali in cemento bianco nell'atto di comprimere un reticolo in bronzo sotto cui è posto un sarcofago che reca l'iscrizione IMI. Internati Militari Italiani fu il nome ufficiale dato dalle autorità tedesche ai soldati catturati e deportati nei territori del Terzo Reich dopo l'Armistizio del 1943. Il monumento si completa di un'urna che contiene le ceneri raccolte nel lager di Hamburg – Ojendorf e una porzione di terra con un pezzo di filo spinato proveniente dal campo di Wietzendorf, in cui fu internato lo stesso progettista Leone Pancaldi.

Le operazioni di manutenzione ordinaria riguardano invece nove monumenti realizzati nel XIX secolo, tra i più alti esempi di scultura neoclassica testimoniati nel complesso della Certosa, già sottoposti in passato ad interventi di restauro. Nel dettaglio, si tratta dei seguenti Monumenti: Alessandro Casali; Martiri per l'Indipendenza; Isabella Barbieri Mattioli; Pellegrino Tomasoli Laziosi; Pietro Magenta; Domenico Accursi; Gaspare Garatoni; la Cappella Rizzi oltre ai due maestosi Leoni di Giovanni Putti collocati a capo portico del Chiostro Maggiore e a 5 lapidi fratturate.

La tipologia degli interventi spazia attraverso diversi gradi di complessità: dalla spolveratura delle superfici alla rimozione meccanica di depositi coerenti, dalla revisione delle stuccature all'applicazione del trattamento protettivo consolidante ed idrorepellente, dal risanamento localizzato degli intonaci al ripristino delle cromie.

Il Cimitero monumentale della Certosa, il più vasto della città, è il risultato di oltre duemila anni di storia: prima necropoli etrusca, poi monastero certosino dal 1334 al 1796, infine cimitero dal 1801 a oggi. Attraverso la Certosa si può scoprire Bologna. Nel cimitero sono ospitate alcune figure importanti per la storia locale e nazionale.