Ammodernamento stadio, ecco le principali domande e risposte sull'intervento

Stadio Renato Dall'Ara

Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha risposto alla manifestazione di interesse ricevuta il 23 febbraio scorso dal Presidente del Bologna Fc 1909, Joey Saputo. Nella lettera al Presidente Saputo, il Sindaco esprime soddisfazione e vivo interesse per la determinazione – manifestata dal Bologna Fc 1909 – di volere avviare un processo di ammodernamento dello stadio Renato Dall'Ara che, oltre valorizzare un così importante bene architettonico della città, possa portare a un miglioramento sostanziale dell'impatto che lo stadio stesso ha sul contesto circostante. 

Ecco le principali domande e riposte:

Perché si interviene sullo Stadio esistente e non si costruisce uno stadio nuovo?

Con la decisione di intervenire sull'attuale Stadio si sceglie di riqualificare una parte di città nel suo complesso invece di costruire ex novo magari consumando suolo agricolo. Questo significa che, oltre all'ammodernamento di un impianto sportivo tutelato dallo Stato per la sua valenza storico-architettonica, l'operazione permetterà di affrontare e risolvere i temi della viabilità e dei parcheggi di quella zona della città. Il fatto che poi il Bologna FC colleghi l'intervento sul Dall'Ara alla zona dei Prati di Caprara, di proprietà di Invimit Sgr, va letto attraverso la chiave della rigenerazione urbana di una parte di città, ovvero riqualificazione del tessuto urbano già esistente.

Perché è così importante valorizzare lo Stadio esistente?

Lo stadio Dall'Ara, costruito nel 1925-27 su progetto di Umberto Costanzini e Giulio Ulisse Arata e inaugurato 90 anni fa, è il maggiore impianto sportivo di Bologna, e costituisce un patrimonio pubblico, appunto tutelato dallo Stato per la sua valenza storico-architettonica. Il Comune, che è il proprietario, ha autorizzato nel 2016 il Bologna Fc a presentare un primo studio di fattibilità sulla sua ristrutturazione alla Soprintendenza per i Beni architettonici. Questo primo progetto, che prevede una significativa riduzione dei posti a sedere, la copertura integrale e l'avvicinamento dei posti al campo con l'eliminazione della pista di atletica, ha ricevuto parere favorevole dalla Soprintendenza e costituisce il riferimento a partire dal quale si definiscono i contenuti della proposta di intervento formulata dalla società.

Il piano di riqualificazione proposto consentirà di ristrutturare e valorizzare il Dall'Ara, mantenendone la proprietà pubblica, attraverso un intervento che salvaguarderà la struttura originale, limitando l'impatto delle strutture metalliche aggiunte in occasione dei campionati mondiali di calcio di Italia '90.

Cos'è Invimit SGR?

Invimit è una società di gestione del risparmio del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Invimit gestisce il “Fondo immobiliare i3-sviluppo Italia” al quale è stata conferita l'ex area militare Prati di Caprara.

Perché il piano di riqualificazione comprende l'area di Prati di Caprara? Dobbiamo intendere questa operazione come “cementificazione”? Cosa prevedono gli strumenti urbanistici del Comune per quell'area?

L'aspetto ulteriormente qualificante della proposta del Bologna Fc è quello dell'intervento su alcune aree della zona ovest della città, ovvero dei Prati di Caprara. Nello specifico stiamo parlando dei Prati di Caprara Ovest (non di tutta la zona dei Prati di Caprara). Si tratta di una vasta area militare già compresa nel Piano Operativo Comunale (POC) che è lo strumento di programmazione urbanistica del Comune, approvato dal Consiglio Comunale. Come per tutte le aree militari l'intervento di rigenerazione urbana tramite l'edificazione prevederà la bonifica del suolo e l'inserimento di verde pubblico. Intervenire sull'area di Prati di Caprara non significa quindi cementificare un'area libera ma costruire le condizioni perché una vasta area dismessa e degradata della città si possa recuperare e restituire all'uso da parte dei cittadini. I Prati di Caprara Ovest hanno una superficie territoriale di circa 168.000 metri quadri e nell'ipotesi contenuta nel POC possono ospitare una capacità edificatoria di circa 90.000 mq.

Il Comune di Bologna è stato uno dei primi comuni in Italia a sottoscrivere con l'Agenzia del Demanio e il Ministero delle Finanze il Piano di valorizzazione delle aree militari che ha offerto l'opportunità di inserirle come aree di trasformazione all'interno degli strumenti urbanistici comunali.

Ma ai Prati di Caprara non doveva sorgere il grande Parco pubblico della città?

Il grande parco pubblico previsto dal POC, di almeno 20 ettari, si estende lungo tutto il bordo nord dei Prati di Caprara e occupa buona parte dell'area di Prati di Caprara Est, dove è prevista anche la costruzione di una nuova scuola. La manifestazione d'interesse del Bologna si riferisce unicamente all'area dei Prati di Caprara Ovest, non pregiudicando la realizzazione del grande parco urbano nella zona est.

Quale sarà l'iter?

La legge prevede una procedura semplificata per la ristrutturazione di impianti sportivi e esclude interventi di natura residenziale. Il soggetto proponente presenterà al Comune lo studio di fattibilità corredato dal piano economico-finanziario. A questo studio che avrà il valore di un progetto preliminare il Comune darà un risposta entro 90 giorni. Se la risposta sarà positiva si formalizzerà il pubblico interesse della proposta e si attenderà il progetto definitivo. In tutte queste fasi il Comune potrà intervenire chiedendo le modifiche che ritenga necessarie. In caso di interventi da realizzare su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici esistenti come il Dall'Ara, il progetto definitivo sarà oggetto di una gara pubblica per selezionare chi lo realizzerà.

Quindi a che punto siamo adesso con l'iter?

Ad un punto ancora precedente. Il Bologna FC ha manifestato l'interesse a ammodernare lo Stadio Dall'Ara e nella sua lettera ha chiesto all'Amministrazione Comunale di convocare un tavolo tecnico per approfondire gli aspetti del progetto. Il tavolo tecnico, nominato dal Sindaco, fornirà al soggetto proponente i dati e le informazioni necessarie per la presentazione dello studio di fattibilità.

Come verranno coinvolte le società sportive presenti attualmente nello Stadio e nell'Antistadio?

Queste società sportive sono già coinvolte in un tavolo coordinato dall'assessore allo Sport Matteo Lepore e dal presidente del Quartiere interessato, Lorenzo Cipriani. Saranno tenute costantemente informate sull'avanzamento del progetto e anche sull'eventuale utilizzo dell'Antistadio.

Il Comune in questo mandato amministrativo si occuperà solo di Stadio o anche dell'impiantistica dello sport di base?

L'assessore Lepore, assieme alla Consulta dello Sport, incontrerà nel mese di marzo le società sportive per far partire un piano strategico dello sport bolognese che individui le priorità di investimento sull'impiantistica da qui al 2021. Per fare questo è stato preparato uno studio che individua i bisogni e le necessità degli impianti sportivi comunali della città.