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Sei occupati su 10 dovranno avere la laurea: il nuovo Report Excelsior 2019

Unioncamere e Anpal hanno presentato a Verona, durante l’evento “Job&Orienta 2019”, le prospettive occupazionali dei prossimi 5 anni in Italia.

Secondo i dati presentati, si assisterà ad un cambiamento profondo della struttura professionale in Italia: un fabbisogno occupazionale per cui 6 nuovi occupati su 10 dovranno avere la laurea o il diploma e per oltre il 35%, si tratterà di richieste riguardanti professioni tecniche e ad elevata specializzazione.

Tra il 2019 e il 2023 saranno necessari tra i 3 e i 3,2 milioni di nuovi occupati per soddisfare le esigenze produttive delle imprese e della Pubblica amministrazione.

Questa esigenza è frutto del naturale turnover sul mercato del lavoro che, tuttavia, dovrà fare il conto con una bassa crescita economica che genererà una quota di nuovi posti di lavoro che va dalle 352mila alle 535mila unità.

Prospettive per i laureati e i diplomati del futuro

Tra il 2019 e il 2023 sarà sempre più necessario essere qualificati dato che, i laureati e i diplomati, dovrebbero rappresentare il 62% della richiesta di occupati (54% nel settore privato, 98% in quello pubblico).

In particolare, la domanda di personale laureato si concentrerà per lo più nell’indirizzo medico-sanitario,seguito poi dall’ambito economico, ingegneria-architettura, giuridico e statistico.

Per quanto riguarda invece i neo-diplomati, si profila il mantenimento di un eccesso di offerta: per questi profili, tuttavia, è previsto un saldo positivo (ovvero lo scarto tra fabbisogno totale e offerta sarà positivo) per gli studenti che usciranno dalle scuole superiori in amministrazione-marketing, costruzioni ed elettronica ed elettrotecnica.

Vi saranno comunque opportunità lavorative a carattere trasversale, in cui il principale requisito sarà il possedere una buona cultura generale.

Economia circolare e digitale nei piani di assunzione delle imprese: per il futuro, il sistema formativo italiano dovrà essere in grado di rispondere al mutamento del mercato

del lavoro sempre più caratterizzato da cambiamenti repentini dovuti alla rivoluzione tecnologica e alla necessità di ri-orientare le scelte produttive verso un sistema più eco-sostenibile.

Le imprese interessate a cogliere al meglio le opportunità offerte dalla diffusione di processi produttivi rispettosi dell’ambiente avranno bisogno tra i 519mila e i 607mila lavoratori.

Per approfondire, una sintesi dei dati riportata nel comunicato stampa ufficiale e il sito di Excelsior

 

Ultimo aggiornamento: lunedì 09 dicembre 2019