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"Bologna, noi ci siamo"

Nella sede del Comune le imprese bolognesi incontrano i cittadini per colloqui e orientamento al lavoro.

I prossimi 1 e 2 dicembre Unindustria Bologna, Confartigianato Assimprese Bologna Metropolitana e Legacoop Bologna, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL territoriali, metteranno a disposizione, in collaborazione con i Centri per l'Impiego e lo Sportello Comunale per il Lavoro di Bologna, decine di esperti in selezione del personale che condurranno appositi colloqui per mappare le competenze di quanti si presenteranno.

L'iniziativa, a partecipazione libera, si svolge nella Sala del Dentone all'interno di Palazzo D'Accursio, nei giorni 1 e 2 dicembre dalle 8.30 alle 18.

Lo scopo è indire una gara di solidarietà tra le 6.000 imprese associate alle organizzazioni promotrici, per l'inserimento o il reinserimento, del maggior numero possibile di persone nel mercato del lavoro. A tutti coloro che effettueranno il colloquio verranno consegnati un voucher per un corso di formazione e sei ticket per altrettanti pasti gratuiti da ritirare, dal 3 all'8 dicembre dalle 11.30 alle 14.30, nel cortile di Palazzo d'Accursio.

I corsi di formazione gratuiti, saranno focalizzati su tre aree tematiche: "Come scrivere un curriculum e affrontare un colloquio di lavoro", "Informatica di base" e "Corso intensivo di apprendimento della lingua italiana". I candidati potranno scegliere quello più congeniale alle proprie esigenze e ai propri interessi entro dicembre 2016.
La distribuzione dei pasti sarà a cura del personale delle diverse associazioni di categoria coinvolte e dei tanti volontari che si vorranno aggiungere.

"Ringrazio le imprese di Bologna e le diverse associazioni di categoria impegnate in questa iniziativa - dichiara il sindaco Virginio Merola - Nella crisi, si è allargata la forbice della povertà nel nostro Paese così come nella nostra città. L'economia oggi è in ripresa e il nostro territorio ha mantenuto per fortuna molte imprese in salute che hanno, nonostante tutto, continuato ad assumere o a riorganizzarsi per competere nel mercato nazionale e internazionale. In tutto questo, però, non dobbiamo mai scordarci che nessuno deve rimanere indietro e che Bologna sarà più forte quanto sarà in grado di redistribuire a tutti anche quel poco di ricchezza che si genera. Dobbiamo rimettere in circolo il lavoro, aiutare chi oggi ha perso la speranza, in particolare le persone adulte, padri e madri di famiglia, tanto quanto i giovani che hanno voglia di fare".

 

Ultimo aggiornamento: venerdì 20 novembre 2015