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Un piano per i disoccupati dell'edilizia

La Regione Emilia-Romagna ha ottenuto un finanziamento di 3,6 milioni di euro per affrontare la crisi del sistema regionale dell'edilizia e delle costruzioni.

Si tratta di una quota del Fondo nazionale per le politiche attive del Ministero del Lavoro, istituito nel 2014 con la legge di stabilità, con una prima dotazione complessiva di 15 milioni di euro per favorire il reinserimento lavorativo delle persone che godono di una misura di sostegno al reddito. La Regione aveva candidato un proprio programma di intervento, e il Ministero del Lavoro ha ora pubblicato la graduatoria: su 11 progetti regionali, 5 sono stati ammessi al finanziamento. Oltre all'Emilia-Romagna, sono stati approvati i progetti di Lazio (3,4 milioni), Lombardia (1,7 milioni), Marche (2,2 milioni) e Sardegna (3,9).

Il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna ha perso in sette anni il 18% degli occupati, almeno 40mila unità di cui circa 28 mila sono in cassa integrazione.

Il programma è rivolto all'intera filiera dell'abitare, che comprende oltre alle aziende di costruzione degli edifici, anche le attività estrattive di minerali per materiali da costruzioni e legno, produzioni di piastrelle e calcestruzzi, infissi e serrature, produzione di componenti meccaniche per le abitazioni, attività di ingegneria e architettura.

Il piano dell'Emilia-Romagna punta alla ricollocazione professionale, anche in altri settori, degli ex addetti del comparto costruzioni attraverso corsi di formazione, tirocini retribuiti e accompagnamento al lavoro, percorsi a sostegno per l'avvio di una attività autonoma o imprenditoriale e incentivi per le aziende che assumono gli over 50, i lavoratori a maggiore rischio di esclusione. Le azioni riguarderanno oltre 1.100 lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, e i disoccupati da almeno un anno.

La Regione ha già pubblicato i primi due inviti, rivolti agli enti di formazione professionale e alle agenzie per il lavoro, per selezionare un'offerta di misure da rendere disponibili a partire dal prossimo autunno.

Il primo invito finanzierà con 1 milione di euro le misure di politiche attive: orientamento, formazione, accompagnamento e supporto per il reinserimento nel mercato del lavoro. Il secondo invito richiede ai soggetti accreditati di rendere disponibili i loro percorsi di accompagnamento al fare impresa compresi nel Catalogo Regionale, per sostenere la ricollocazione dei lavoratori interessati a mettersi in proprio in percorsi imprenditoriali e di lavoro autonomo.

Le attività partiranno entro il 2015 e continueranno fino al 31 maggio 2017.

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Ultimo aggiornamento: lunedì 24 agosto 2015