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Assistenti familiari di fronte alla crisi

Il sito Qualificare, newsletter sul lavoro privato di cura, pubblica un interessante intervento di Sergio Pasquinelli e Giselda Rusmini dell'Istituto per la Ricerca Sociale di Milano, dedicato agli effetti della crisi su questo settore del mercato del lavoro.

In sintesi, si può affermare che, nonostante la crisi e la perdita di potere d'acquisto delle famiglie, il lavoro privato di cura tiene, ma mostra comunque una tendenza alla riduzione soprattutto oraria e un cambiamento della composizione della forza lavoro.

In termini quantitativi, dopo una crescita ininterrotta dal 2001 al 2009, il mercato del lavoro domestico regolare mostra oggi una flessione, quantificata dall'Inps in oltre ottantamila unità in meno in due anni. Nel 2011 il numero di collaboratori si attesta a 881.701.

Se da un lato è ipotizzabile un aumento, ovviamente difficile da rilevare, del lavoro sommerso, vi sono altre dinamiche che appaiono evidenti:
- calo nella domanda di assistenti familiari in regola, segnalato da molti sportelli dedicati all'incontro domanda/offerta;
- aumento dei familiari caregiver, che sostituiscono almeno in parte il lavoro delle badanti;
- crescita del lavoro a ore rispetto alla coabitazione a tempo pieno;
- aumento delle assistenti familiari italiane, un fenomeno rilevato in più sedi, dai corsi di formazione agli sportelli pubblici e agenzie private del lavoro.

Gli autori concludono osservando che problemi e rischi derivanti da questa evoluzione sembrano del tutto assenti dal dibattito politico.

L'articolo della newsletter Qualificare

 

Ultimo aggiornamento: mercoledì 20 febbraio 2013