Comune di Bologna

 

Settore Cultura e rapporti con l'Università 

 

Commento

Nell’anno 2000 i costi pieni del settore sono diminuiti del 3,3% (-1,7 mld) rispetto al 1999: all’aumento delle utenze (+21,7%), in gran parte imputabile ai rincari delle tariffe, e dei costi economali (+6,2%), in crescita in particolare le spese per traslochi e facchinaggi anche a causa dell’allestimento di nuove sedi, si contrappone il calo dei consumi specifici (-9,2%) che, come già nel 1999, risentono di un evento straordinario quale Bologna 2000 Capitale Europea della Cultura. Infatti le principali mostre e la programmazione estiva sono state finanziate direttamente dal Comitato, mentre il settore Cultura ha contribuito mettendo a disposizione il proprio personale. Inoltre, da segnalare un aumento delle unità di personale (+12) assegnate in prevalenza a sala Borsa (bibliotecari assunti da novembre 2000) e al Museo Archeologico (servizio di guardia-sala).

Direzione, amministrazione, cdg/altro

L’aumento dei costi è da imputare alle utenze della nuova sede del magazzino di via dell’industria. Inoltre, occorre precisare che a questo cdc vengono imputate alcune spese (postali e di utilizzo dell’automezzo) che riguardano una pluralità di servizi e istituti.

Attività culturali e Palazzo Re Enzo

Il dimezzamento dei costi rispetto al 1999 è imputabile al mancato finanziamento dell’attività estiva e del Capodanno, finanziate direttamente da Bologna2000.Nasce la nuova linea di attività Biblioteche, il cui compito è quello di garantire un coordinamento del sistema bibliotecario comunale e di realizzazione di attività volte a promuovere la lettura. Nel corso del 2000, Palazzo Re Enzo è stato riaperto al pubblico e utilizzato per mostre ed eventi di Bologna 2000. Nel novembre 2000 è stata sottoscritta una convenzione con Bologna Congressi che prevede la concessione dell’immobile fino al 2013.

Comitato Bologna 2000

Il calo dei consumi specifici 2000 verso 1999 deriva sostanzialmente da una diminuzione del trasferimento da parte della Regione (-6 mld, nel 1999 erano stati imputati anche i contributi 1998) e da un aumento del contributo del Comune (+3,3mld, nel 2000 è stato anticipato il saldo del contributo dovuto nel 2001 di 2,149 mld). Inoltre l’uso degli spazi istituzionali per gli eventi di Bologna 2000 (Palazzo Re Enzo e Sala Borsa) ha aumentato i consumi economali (in particolare pulizie e facchinaggi).

Sistema dei musei e attività espositive

Il calo dei costi (-10,5%) coincide in parte con una diminuzione delle attività, e in parte con una diversa riallocazione delle risorse. Dal 2000 infatti, la linea di attività Consorzio università città è confluita nel CDC Attività culturali e Palazzo Re Enzo.

Teatri/Spettacolo/Promozione giovani artisti/Libere forme associative

La crescita dei costi (+10,3%) è da imputare quasi totalmente alla linea di attività Teatri e promozione giovani artisti, in particolare aumentano le utenze (ristrutturazione teatro Testoni), e i contributi verso i teatri convenzionati, non di proprietà del Comune. L’aumento dei costi della linea di attività Promozione giovani artisti coincide con un aumento degli eventi organizzati nel corso dell’anno; vi è da precisare che parte delle sponsorizzazioni hanno contribuito a coprire i costi sostenuti. Per quanto riguarda le libere forme associative, a fronte di un incremento delle richieste di contributo, le assegnazioni sono diminuite a causa del calo delle risorse dedicate.

Archiginnasio

L’incremento dei costi (+6,8%) è dovuto al forte aumento delle utenze(+34%, aumenti tariffe) e all’aumento dei consumi specifici. Biblioteca dell’Archiginnasio e gli istituti afferenti stanno recuperando l'inventariazione e la catalogazione dei fondi pregressi garantendone anche l'informatizzazione mediante la visibilità su SBN, al quale sono collegati tutti gòli istituti facenti capo all'Archiginnasio. In crescita anche l'attività didattica e promozionale (conferenze e presentazioni) sia dell'Archiginnasio che del Museo del Risorgimento. Questo CDC comprende anche Palazzo Sanguinetti, in corso di ristrutturazione e destinato a diventare sede del Museo della Musica.

Biblioteca Centrale/Sala Borsa/Centro Documentazione Donne

In vista del trasferimento a Sala Borsa la Biblioteca Centrale è stata chiusa dal 1/8/2000 e la Biblioteca Ragazzi dal 2/10/2000. I traslochi in Sala Borsa (da cui l'incremento dei consumi economali, +48%) si sono conclusi agli inizi del 2001. L'intensa attività di preparazione legata all'apertura di Sala Borsa è testimoniato dall'aumento delle accessioni (acquisti e doni) finanziate con mutuo 1999 e delle catalogazioni.

Museo Civico Archeologico

L’aumento dei costi (+14% rispetto al 1999) è imputabile quasi totalmente all’aumento dei costi del personale (+27,5%) dovuto alle nuove assunzioni per il servizio di guardia sala, che dal 2000 non è più appaltato all’esterno, e dall’aumento delle utenze (+24,2%). L'accresciuta dotazione di personale ha consentito un ampliamento del servizio: da ottobre 2000 è iniziato l’orario di apertura continuato anche nei giorni feriali.

Musei civici d’Arte antica

Rispetto al 1999, aumenta il costo del personale (+7,6%) dovuto alle nuove assunzioni di personale guardia sala, e i consumi specifici (+8,6%). Tali aumenti sono compensati dalla cessazione dei fitti passivi e relativi costi a seguito della restituzione alla proprietà delle sale Carracci, cosi che i costi complessivi risultano stazionari. L’aumento di turisti indotto dalla programmazione di Bologna 2000, si è riscontrato nel forte incremento di presenze nei tre musei (Bargellini, Collezioni e Museo Medievale): complessivamente 59.782 presenze alle esposizioni permanenti con un incremento del 125%. Anche nel museo Medievale, da ottobre 2000 è iniziato l’orario di apertura continuato nei giorni feriali.

Museo del Patrimonio industriale

Nel corso del 2000 il Museo è stato oggetto di ristrutturazione e compartimentazione (finanziato nel 1999 dal Comune). Il museo è stato riaperto al pubblico nel settembre 2000 con una allestimento completamente rinnovato e ampliato. Da sottolineare l’apporto finanziario di alcune aziende sostenitrici del Museo, il cui contributo è pari ad un terzo dei consumi specifici mediamente assegnati nell’ambito del bilancio comunale. In occasione della riapertura del museo e’ stato introdotto come per gli altri musei civici, il biglietto d’ingresso (£.8.000 intero, e £4.000 ridotto).

Enti culturali non gestiti

L’incremento dei costi rispetto al 1999 (+10,3%), è dovuto in parte all’aumento delle spese legate alla locazione del Museo Ebraico e dall’incremento dei consumi specifici dovuto all’aumento dei contributi da parte del Comune (verso Museo Ebraico e Centro Cabral).

Istituzione Galleria d’Arte Moderna

Si segnalano costi complessivi pressoché stazionari ( -0,4%). A parità del contributo erogato dal Comune, sono aumentate le entrate proprie dell’Istituzione, facendo scendere l’incidenza del contributo sul totale delle entrate dal 56% del 1999 al 46% del 2000. Si conferma come la maggior parte del contributo sia destinato alla Galleria, mentre il Museo Morandi tende a finanziarsi con entrate proprie.

Istituzione Cineteca

Rispetto al 1999 vi è un aumento dei costi complessivi del 7,6%, in particolare utenze e consumi economali (spese di pulizie e facchinaggi dovute ai trasferimenti dei vari uffici avvenuti nel corso del 2000).In calo l’incidenza del contributo del Comune sul totale delle entrate dell’istituzione (dal 39% del 1999 al 29% del 2000); in crescita i contributi di Unione Europea, Regione Emilia Romagna e Stato. Rilevante anche il contributo di Bologna 2000 che ha concorso al finanziamento di varie rassegne.

 

 

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