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Relazioni e schemi

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Paolo Bernardi

Schema tratto dal libro di
Silvio Lanaro
Storia dell'Italia repubblicana. Dalla fine della guerra agli anni novanta
Marsilio, Venezia 1992

Consumi: Alimentazione Comparsa quotidiana della carne. Lenta modernizzazione delle abitudini alimentari Perdita delle identità culturali legate all'alimentazione, anche se alcune "linee di demarcazione" restano nette (es: civiltà dell'olio/civiltà del burro)
Consumi: Abbigliamento Trionfa la moda del confezionato e del "pret a porter"Si afferma anche la moda maschile. Si affermano modelli consumistico/divistici omogenei: donne giovani, snelle e sportive (non più le prosperose dive anni '50)L'obesità, la rotondità diventano oggetto di dileggio
Consumi/ cultura La comunicazione pubblicitaria si fa scienza: nascono le agenzie Forte condizionamento della pubblicità, che suggerisce stili di vita che, soprattutto da parte dei giovani, non possono essere ignorati, pena l'emarginazione. Domina il modello americano, basato sull'analisi e sulla "manipolazione della domanda" (oggi "marketing")."In Italia negli anni '60 il consumo assurge a divinità suprema perché il fatto che la sua espansione coincida con l'effettiva unificazione del paese, lo trasforma in un segnale di riconoscimento che permette agli uomini del nord e del sud, della città e della campagna, delle classi popolari e dei ceti elevati di accettarsi reciprocamente…" (257/258).
Cultura Aumento dell'alfabetizzazione e della scolarizzazione Declino della fede e dei valori tradizionali in nome di un agnosticismo pragmatico
Cultura: lingua Si parla di più in italiano Affermarsi di un'unificazione linguistica nazionale: lingua comune. Sviluppo nella produzione e lettura dei giornali. Si parla peggio in italiano. Predominio di un italiano parlato e omogeneo e standardizzato. Omologazione linguistica. Nascita dell'"antilingua" (Calvino) della burocrazia.Affermazione di un italiano sintetico ed economico. Forestierismi (inglesismi)
Economia: ceti sociali Sviluppo del ceto impiegatizio, della piccola e media impresa, del commercio Patologico ingigantimento di un ceto medio ubiquitario, invisibile ed onnipresente, una "non classe". Il piccolo borghese diventa "l'italiano" per antonomasia (metafora del "topo nel formaggio" Sylos Labini), che preferisce il progetto di miglioramento individuale a quello di miglioramento collettivo.

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