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Federico Cresti

Per uno studio delle élites musulmane in Libia nel periodo coloniale: note sulla formazione scolastica dall'epoca ottomana alla fine dell'amministrazione italiana
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In un saggio sulle élites politiche del Maghreb pubblicato ormai più di venticinque anni orsono, gli autori facevano notare, dopo aver esaminato le biografie dei ministri dei governi libici successivi al colpo di stato militare del 1969, come nessuno di essi avesse studiato in Italia. Rimontando più indietro nel tempo, l'analisi dei governi della Libia che seguirono la proclamazione dell'indipendenza del paese nel 1951, ed in particolare dei governi del periodo dell'unificazione - dal 1963 al 1969 - permetteva di sottolineare <<la médiocrité du pôle italien>> nella formazione intellettuale degli uomini politici incaricati delle funzioni più importanti: coloro che avevano ottenuto un diploma nelle scuole italiane erano soltanto due, mentre la maggior parte aveva compiuto i suoi studi in Egitto e nei paesi anglosassoni, o nella stessa Libia. La ragione del ruolo trascurabile dell'Italia nell'ambito della formazione delle élites politiche della Libia indipendente risiedeva soprattutto, secondo gli autori di questo saggio, nella <<dernière guerre [qui] a eu une importance culturelle considérable en Libye car la défaite militaire du colonisateur a provoqué la décadence de son influence>>. Se questa affermazione contiene una parte importante di verità, non bisogna tuttavia dimenticare che, a conti fatti, neanche il periodo coloniale aveva prodotto grandi risultati dal punto di vista della formazione culturale e scientifica moderna dei giovani musulmani di Libia: pochissimi erano coloro che avevano ottenuto un diploma universitario o di scuola superiore, ed ancora agli inizi della Libia indipendente <<l'educazione dei musulmani present[ava] un problema serio>>.
Quale fu dunque l'importanza dell'educazione scolastica moderna nella formazione delle élites libiche fino alla fine della colonizzazione italiana? Questa educazione ebbe un ruolo significativo o insignificante nella formazione delle élites musulmane ai differenti livelli dell'amministrazione coloniale e della struttura sociale?
Le considerazioni che desidero esporre riguardano l'evoluzione storica della formazione scolastica di tipo moderno in Libia, in particolare durante il periodo coloniale. Ci soffermeremo brevemente, tuttavia, anche sugli inizi della formazione scolastica moderna, generata nel paese dall'evoluzione del regime ottomano nel periodo delle riforme tra la fine del secolo scorso e l'intervento italiano: in effetti, è molto più alle scuole turche nate dalla riforma modernizzatrice che alle scuole italiane aperte negli ultimi decenni dell'amministrazione ottomana che si doveva la nascita di un certo interesse per la modernità tra le élites delle province di Tarabulus al-Gharb e di Barka. E in tal senso si potrebbe parlare, per i territori più occidentali dell'impero ottomano, di un inizio di modernizzazione ispirato dall'Oriente: almeno se si accetta l'affermazione di Roger Le Tourneau secondo la quale, ancora intorno al 1920 <<l'ensemble de la Libye subissait très peu l'influence des Italiens […]. Les élites n'étaient que très peu modernisées et n'étaient d'ailleurs guère susceptibles de l'être, en raison de la pauvreté du pays et des genres de vie traditionnelle des habitants qui, pour plus de la moitié, s'adonnaient à l'élevage. A supposer qu'ils eussent des velléités de modernisme, c'est vers le Proche-Orient qu'ils se tournaient, beaucoup plus que vers les Italiens>>. (scarica l'intero documento formato rtf)

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