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Il dialetto bolognese

 

Il bolognese fa parte del gruppo dei dialetti emiliano-romagnoli che a loro volta, insieme a quelli piemontesi, lombardi, lunigianesi e liguri, appartengono alla famiglia dei dialetti gallo-italici.

ESTENSIONE GEOGRAFICA

Dialetti di tipo bolognese si parlano in quasi tutta la provincia di Bologna (con la vistosa eccezione di Imola e del suo circondario), e inoltre a Castelfranco Emilia (MO) e in una fascia della provincia di Ferrara comprendente Cento. Questa distribuzione territoriale coincide pressapoco coi confini della diocesi di Bologna.

I dialetti di tipo bolognese si ripartiscono in sei rami: 1) dialetto bolognese vero e proprio, parlato in città 2) dialetti della campagna occidentale (ad es. San Giovanni in Persiceto, Bazzano, Castelfranco) 3) dialetti della campagna orientale (ad es. Minerbio, Budrio, Molinella) 4) dialetti della campagna settentrionale (ad es. Cento, Pieve di Cento, Galliera) 5) dialetti della montagna media (ad es. Grizzana Morandi, Monzuno, Monghidoro) 6) dialetti della montagna alta (ad es. Lizzano in Belvedere, Granaglione, Castiglione dei Pepoli e, in provincia di Pistoia, buona parte del comune di Sambuca Pistoiese).
Ovviamente, pur essendo tutti imparentati, i dialetti di tipo bolognese cambiano da un paese all’altro. La nostra analisi si concentrerà sul primo ramo.

 


A cura di Aldo Jani Noè, Luigi Lepri, Roberto Serra, Daniele Vitali. In collaborazione con la Redazione Iperbole - Settore Comunicazione - Comune di Bologna
Ultimo aggiornamento: 23 05 2011